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Case History



Gianluca, 57 anni, imprenditore di successo col forte desiderio di emergere in un ambito diverso da quello lavorativo.


Una passione coltivata da sempre: diventare pilota.Il lavoro che abbiamo impostato è partito da una manciata di caratteristiche dell’uomo e del businnesman: l’acutezza, l’efficienza, la tenacia, la capacità di vedere il problema e trovare la strada più corta per risolverlo. Alla guida di un’auto servono le stesse qualità, calibrate su un obiettivo diverso: il ritmo dell’azione rallenta, occorre modulare l’attesa, valutare il momento più giusto per fare un movimento, per prendere una decisione, la sensibilità nel moderare la potenza, il controllo dell’audacia. Il lavoro diventa un allenamento; lo sport diventa un nuovo campo in cui affermarsi. Gianluca porta l’azienda ai vertici del settore e, da pilota, parte alla conquista di titoli nazionali e individuali: nel 2011 è Campione Italiano GT e per due anni consecutivi, 2010 e 2011, è premiato come miglior pilota Porsche al mondo.


“Abbiamo costruito e condiviso i nostri successi con meticolosa professionalità e amicizia.”
Gianluca



Giovanna, 50 anni, maratoneta amatore.


Si rivolse a me una decina di anni fa per un problema di occlusione dentale, che abbiamo presto risolto. In quell’occasione, però, sono emersi problemi di postura e intolleranze di cui non era a conoscenza e che le impedivano di esprimersi al meglio. Abbiamo allora pianificato una serie di sedute lavorando, oltre che con le tecniche manuali, anche con il sistema di riprogrammazione propriocettiva, a cui abbiamo aggiunto esercizi di training autogeno per allenare la mente insieme al fisico a sostenere sforzi prolungati nel tempo riducendone l’entropia.


“Tutto ciò mi ha riportato alla facilità di corsa aumentando la mia forza e resistenza.Ho vinto due titoli mondiali nella 100 km e molte altre gare su strada e in montagna.”

Giovanna



Paolo, 38 anni, ingegnere energetico. Molteplici esperienze in diverse aziende all’avanguardia in Europa e desiderio di avviare un'attività imprenditoriale in Italia.


Quando ci incontrammo conobbi un uomo molto talentuoso, appassionato ed entusiasta con un sogno ed il timore di non riuscire a realizzarlo. Desiderava che lo aiutassi a mettere a fuoco il suo obiettivo e a riordinare le sue molteplici idee per concretizzarlo. lavorammo al fine di aumentare la consapevolezza delle proprie attitudini rafforzando l’autostima. Questo l’ha portato a compire delle scelte precise per dare inizio ad un progetto professionale concreto. A distanza di due anni la sua startup dà lavoro a 40 persone.


“Ringrazio Raffaele per avermi accompagnato al raggiungimento del successo e per la sua costante presenza e disponibilità ancora oggi.”

Paolo



Jacopo, 25 anni, motociclista, a 19 anni ha cominciato a fare sul serio nel suo sport, l’Enduro e abbiamo iniziato a lavorare insieme.


Il nostro programma era quello di crescere piano piano, progressivamente, senza mai fermarsi, migliorando sia fisicamente che mentalmente, per rendere al meglio in moto. L’intenzione era quella di plasmare il talento che c’era in lui un po’ alla volta. Nel 2009, dopo il primo anno di collaborazione, iniziano le prime esperienze nel Campionato Europeo Junior 125 e conquista il 5° posto nel Campionato Italiano Junior. Nel 2011 la nostra sinergia comincia a dare più frutti: lotta per la vittoria dell’Europeo, arrivando 3° in classifica, e solo un infortunio gli impedisce di correre per la vittoria nel Campionato Italiano. L’ultimo anno da Junior è ricco di soddisfazioni. Dopo tanti allenamenti, nel 2012 vince il Campionato Italiano Junior e, da vicecampione europeo, viene selezionato per correre la Six Days in Germania con la maglia della Nazionale Italiana. Un altro passo avanti: diventa Senior. Vince di nuovo il Campionato Italiano nel 2013 e nel 2014, anno in cui si laurea Campione Europeo Senior per la prima volta in carriera. Il 2015 è un anno di svolta. Grazie al lavoro fatto, la forza mentale e la capacità di ragionare sotto stress diventano una sua peculiarità. Decidiamo di correre qualche gara di Rally Raid, con l’obiettivo di partecipare alla Dakar 2016. Nell’anno del debutto tra i Senior vince il Campionato Italiano Motorally su 8 prove e l’Hellas Rally in Grecia. A giugno dello stesso anno, in Sardegna, si corre il Campionato Mondiale su 5 giornate; il miglior debuttante si aggiudicherà il Dakar Challenge, che significa iscrizione gratuita alla Dakar. E’ motivato al massimo e arriva il risultato: 6° assoluto. Vince il Dakar Challenge.


“Dopo mesi di preparazione, con allenamento e alimentazione curati da Raffaele, mi ritrovo in Argentina per la Dakar 2016. L’obiettivo primario è arrivare al traguardo, senza pretesa di risultato. Dopo 13 giorni e 9400 km, finisco la gara con un grandissimo 12° assoluto. Primo pilota italiano.
Il resto della storia è ancora tutto da scrivere…
”

Jacopo



Claudio, 15 anni.
La scuola non è il suo punto di forza: ha difficoltà di apprendimento e di socializzazione.


Cerca di ottenere la considerazione altrui attraverso comportamenti provocatori di disturbo, mostrando una falsa sicurezza di sé.La proposta viene, ancora una volta, dal mondo dello sport. La soluzione funziona: Claudio individua nell’atletica un mezzo per emergere e dar risalto alle proprie attitudini fisiche, a qualità che nemmeno sapeva di possedere.Si applica, segue l’allenamento rispettando le regole comportamentali che la disciplina gli impone. Mette ordine nel suo stile di vita anche attraverso un riequilibrio metabolico alimentare.Oggi Claudio è un ragazzo diverso. Il suo impegno gli ha permesso di ottenere ottimi risultati agonistici e ha modificato, positivamente, il suo modo di relazionarsi con gli altri. Riconoscere, e veder riconosciute, le sue attitudini ha contribuito anche a migliorare la capacità di apprendimento.


“Il disagio può avere tante cause. Se le individui, sarà possibile superarlo e trasformarlo in opportunità di crescita.”

Claudio



Luca, 40 anni, pilota. Nel 2001 lasciò tutto per inseguire il suo sogno: diventare un pilota di rally professionista.


Allora non ci conoscevamo ancora, un medico sportivo gli aveva prescritto una dieta ferrea abbinata ad un intenso programma d’allenamento, perse 13kg, ma persisteva un problema: in gara, con il caldo e sotto sforzo compariva un forte mal di testa che gli annebbiava la vista. Arrivò presso il mio studio nel 2004. Dovemmo rivedere tutto, cambiare regime alimentare e allenamento fisico. Esercizi per migliorare la reattività e la propriocettività, tante ripetute in orari diversi della giornata, scatti multidirezionali, corda, palla medica, elastici e flessioni già di primo mattino. Un focus differente, calibrato sulle esigenze di un pilota di rally. Luca segui’ scrupolosamente ogni indicazione e nel giugno 2004 sostenne la prima prova al rally del Salento con 30 gradi di temperatura ambiente e 50 in auto. In entrambi i giorni di gara mantenne lucidità ed energia e non ebbe mal di testa. Lo seguivo durante i test controllando la posizione di guida e verificando la centralità del corpo con la pedana stabilometrica, prima e dopo il percorso in auto.


“Oggi posso affermare che Raffaele ha dato un contributo fondamentale alla realizzazione del mio sogno. Ho vinto 3 titoli europei (2008, 2010, 2011) 1 titolo italiano (2008) e 1 turco (2012); sono fra i top 10 piloti del Ranking Mondiale.”

Luca



Laura, 38 anni. Professione: manager, un ruolo di grande responsabilità, una vita privata che a fatica riesce a sostenere i ritmi della vita professionale.


I periodi difficili si allungano come ombre sempre più nere, comincia a prevalere lo stress, niente più ordine, tutto si sovrappone, tutto sullo stesso piano senza un significato che distingua i valori: il caos. Insieme, cominciamo a lavorare sul concetto di priorità: occorre scegliere, vagliare, dare precedenza a questo per poi fare quello, liberare temporaneamente la mente da tutto il resto e concentrarsi sul presente per viverlo al meglio. Le è d’aiuto il gioco del golf: concentrazione, flessibilità, mira precisa, poi il tocco con la forza giusta, né troppa né poca. Prima nel gioco poi nella realtà, costruendo un quotidiano da vivere con più efficacia e meno fatica.


“Abbiamo trovato il ritmo giusto per camminare facendo solo i passi che servono per andare in buca. E le buche possono essere gli impegni, gli affetti, il lavoro. La vita.”
Laura


Kinesis Group SA


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